25-04-2020
Abusi sulla nipotina.
A processo
VIDIGULFO. Era stata la nuora, un mese fa, a farlo arrestare. La donna lo aveva sorpreso in atteggiamenti che non avevano lasciato dubbi: dalla porta socchiusa di un ripostiglio aveva visto il suocero che si rivestiva in fretta e lo sguardo turbato di sua figlia di 5 anni. Ora per l′uomo, un pensionato di 71 anni di Vidigulfo, il sostituto procuratore Ersilio Capone ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, un rito che si applica proprio in caso di evidenza della prova. E la procura, che ha nelle mani la testimonianza-chiave della madre della bambina, ritiene che l′accusa sia in grado di reggere al vaglio di un processo. L′uomo (si omettono le generalità dell′imputato per tutelare la bambina) deve rispondere di violenza sessuale sulla nipotina. Il processo è stato fissato per novembre, ma la data potrebbe cambiare ancora qualora il legale difensore, l′avvocato David Russo di Milano, decida di ricorrere a un rito alternativo come l′abbreviato per ottenere uno sconto di pena. La difesa potrebbe chiedere che il processo venga condizionato all′esame della bambina, che il magistrato invece ha ritenuto non fosse necessario sentire, vista la presenza di un testimone oculare. Era stata proprio la madre della bambina, lo scorso aprile, a far partire le indagini. La mattina in cui avvengono i fatti la donna deve sbrigare alcune commissioni e dice alla figlioletta di raggiungere l′appartamento della nonna, che è vicino al suo, al piano di sopra della casa. La piccola obbedisce. Dopo qualche minuto, però, la madre si insospettisce: la bimba è di solito molto vivace, ma la mamma non sente alcun rumore provenire dalla stanza della nonna paterna. Scopre, infatti, che la bimba non ci è mai arrivata, in quella stanza, ma è stata fermata dal nonno e portata in una specie di ripostiglio. Un capanno degli attrezzi, in un angolo del giardino. La donna racconta di essere andata a controllare e di avere visto che la porta della stanzetta era socchiusa. Attraverso lo spiraglio avrebbe visto il suocero in atteggiamenti inequivocabili. La bambina era di fronte a lui. Il pensionato avrebbe anche tentato una giustificazione. A cui la donna, però, non ha creduto. Si è presentata alla polizia e ha raccontato quello che aveva visto. Una versione che è bastata a disporre l′arresto, eseguito nei primi giorni di maggio. L′uomo, finito subito in carcere, ha ottenuto nei giorni scorsi gli arresti domiciliari in un luogo lontano da Vidigulfo e dall′appartamento in cui vive la vittima. Avrà la possibilità di difendersi nel processo in cui la famiglia della piccola, rappresentata dall′avvocato Barbara Bertoni, è pronta a costituirsi parte civile